Sweet Home Alabama: la vera storia di un capolavoro del rock
Presente in moltissimi film è giudicata la canzone on the road per eccellenza, ma qual'è la vera storia e il significato di Sweet Home Alabama capolavoro dei Lynyrd Skynyrd?
Sweet home Alabama
Where the skies are so blue
Sweet home Alabama
Lord, I’m coming home to you
Che tu sia un rocker oppure no, che tu sia un giramondo oppure no, da qualunque parte tu venga sicuramente questi versi li conosci molto bene e la canzone “Sweet Home Alabama” è ben stampata nella tua testa.
Era 1974, l'anno in cui in USA il Presidente Nixon si dimetteva a causa dello scandalo del Watergate, Happy Days debuttava sulla rete ABC e nel Bronx di New York City nasceva ufficialmente la cultura hip hop. Lo stesso anno, esattamente il 24 giugno a Jacksonville, in Florida, i Lynyrd Skynyrd pubblicavano “Sweet Home Alabama”, il secondo singolo estratto del secondo album in studio Second Helping.
Proprio in Florida e non Alabama come si potrebbe pensare. Curiosamente, nessuno dei tre autori della canzone è originario dell'Alabama. Ronnie Van Zant e Gary Rossington erano entrambi nati a Jacksonville mentre Ed King era originariod ella California.Ma lì a Jasksonville nel 1964, cinque ragazzi formarono quella che sarebbe diventata l’iconica rock band del Southern rock, un misto di rock, blues e musica country nato nel sud degli Stati Uniti. Il nome della band Lynyrd Skynyrd, è un omaggio ironico a Leonard Skinner, un insegnante di educazione fisica alla Robert E. Lee High School, scuola frequantata dai componenti della band, noto per essere un attivo sostenitore dalla politica repressiva contro la moda maschile dei capelli lunghi.
Ma allora perché si chiama Sweet Home Alabama e non Sweet Home Florida?
Il brano non ha a che fare con una nostalgica mancanza di casa e dei cieli blu dell'Alabama, ma è stato scritto da Van Zant in risposta ad un paio di brani di Neil Young, Southern Man e per l’appunto Alabama. In queste canzoni il cantautore canadese faveva un quadro negativo degli stati del Sud, ovviamente con ampi riferimenti al passato schiavista, al Ku Klux Klan ancora attivo e agli atti di razzismo e violenze nei confronti della popolazione di colore.
Anche se tali comportamenti erano di certo ingiustificati, generalizzare e condannare interi Stati non era certo la soluzione ed infatti ecco pronta la risposta della band, come il frontman Van Zant dichiarò in un'intervista a Rolling Stone: “Pensavamo che Neil stesse sparando a tutte le anatre per ammazzarne un paio. Noi siamo ribelli del sud, ma oltre a questo conosciamo la differenza tra il giusto e lo sbagliato”.
In realtà Van Zant dichiarò “Abbiamo scritto ‘Sweet Home Alabama’ come uno scherzo”, “Adoriamo Neil Young. Adoriamo la sua musica”. Van Zant infatti è cresciuto ascoltando Young e in molti concerti ha indossato spesso una maglietta di “Tonight’s the Night”.
Lo stesso artista canadese ha dichiarato di ammirare Sweet Home Alabama e di essere un fan di Ronnie Van Zant, ha anche detto di essere “orgoglioso di avere il proprio nome in una loro canzone”, tanto che occasionalmente ha anche cantato Sweet Home Alabama in qualche suo concerto.
Nella sua autobiografia intitolata Il sogno di un hippie, Young, dichiarò “La mia canzone Alabama si è largamente meritata la stoccata che mi diedero i Lynyrd Skynyrd con quel loro grande disco. Quando la sento oggi, non mi piace il testo. È accusatorio e sussiegoso, non pienamente ponderato e troppo facile da fraintendere”.
Tra critiche e faida tra artisti cosa fa di Sweet Home Alabama un inno?
Al di là della non faida tra artisti, le critiche non mancarono, principalmente a causa alle bandiere sudiste che venivano sventolate dal pubblico durante i loro concerti, e che non venivano viste di buon occhio.
Ma per la band, Sweet Home Alabama non è mai stata definita come un inno dell'orgoglio sudista conservatore, il loro intento era tutt'altro.
Critiche a parte il brano è riuscito a consacrare i Lynyrd Skynyrd al successo, ma ciò che fa grande "Sweet Home Alabama" è senza dubbio il suo irresistibile riff di chitarra. Mentre la band registrava Ed King sentì Gary Rossington che suonava un riff di chitarra che lo ispirò. In varie interviste lo stesso King raccontò che quella stessa notte, tutta la melodia della canzone, compresi gli assoli, gli giunsero in sogno, nota per nota.
La prossima volta che viaggiate ricordatevi di mettere su a tutto volume Sweet Home Alabama e cantare a squarcia gola questa canzone diventata un inno al viaggiare on the road.
Alberto Fontanella
Grazie. Buon resoconto e semplice e chiara spiega del legame tra i due brani.