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Polemiche dopo lo spot del Parmigiano Reggiano di Paolo Genovese

Polemiche dopo lo spot del Parmigiano Reggiano di Paolo Genovese

La pubblicità del Parmigiano Reggiano con protagonista Renatino, il dipendente felice che lavora 365 giorni l'anno, ha scatenato polemiche nei social e dure critiche nei confronti del Consorzio del Parmigiano.

Pochi secondi di spot del Parmigiano Reggiano, diretto dal regista Paolo Genovese, sono bastati a scatenare le polemiche sui social, dove molti utenti accusano il Consorzio del formaggio più famoso al mondo, di sfruttare i lavoratori.

Tutto nasce dai dialoghi della pubblicità: "Nel Parmigiano Reggiano c'è solo latte, sale e caglio. Nient'altro. Nel siero ci sono i batteri lattici. L'unico additivo è Renatino, che lavora qui da quando aveva 18 anni, tutti i giorni. 365 giorni l'anno". E poi ancora: "Ma davvero lavori 365 giorni l'anno e sei felice?" chiede una ragazza e il dipendente risponde "". Ma di che si tratta? Ecco il video dello spot.

Nello spot vedete l'attore Stefano Fresi, che spiega il lavoro di Renatino presentandolo ad un gruppo di giovani che rimangono estasiati dall'abnegazione del dipendente modello staccanovista. Insomma Renatino viene esaltato per la sua dedizione al lavoro all'interno di uno dei caseifici del Consorzio che produce il Parmigiano Reggiano.

Ma qual'è il punto? Banalmente, quello dei diritti dei lavoratori e la bufera è stata sollevata su Facebook da Christian Raimo, scrittore e politico romano. Gli utenti poi si sono scatenati e l’hashtag #parmigianoreggiano è diventato trending topic su twitter

In realtà lo spot è una estrapolazione di 30 secondi dal mediometraggio in episodi de Gli Amigos diretto da Paolo Genovese. Dove una scuola di cucina viene invitata a partecipare ad una gara per aggiudicarsi uno stage presso il ristorante dello chef pluristellato Massimo Bottura. La vera sfida è che tutti devono utilizzare lo stesso ingrediente in ogni ricetta: il Parmigiano Reggiano.

Da qui inizia un viaggio alla scoperta dei valori e dei segreti di questo prodotto straordinario, delle relazioni e dei sogni della giovane squadra di chef che animano questa storia appassionante. Stefano Fresi, il maestro della scuola di cucina, farà loro da guida e da mentore in questo viaggio dalle molteplici scoperte.

Ecco il video che integrale dell'episodio della preparazione del Parmigiano. 

Lo stesso attore Stefano Fresi ha pubblicato un video messaggio in risposta a tutti i commenti polemici: "E' una pubblicità, un'opera di finzione e quando Renatino, che non si chiama così nella vita, racconta di essere felice di non andare a Parigi e di non vedere mai il mare perché lavora 365 giorni al Parmigiano Reggiano, è una cosa che serve allo sceneggiatore per magnificare il prodotto". Lo stesso attore concludendo si chiede perché reagire in questo modo ad una opera di finzione? Si puo' dire che è bella o brutta ma non farne una lotta di classe o politica perché non è un documentario, è una finzione. 

Anche se si tratta di “un linguaggio cinematografico che ammette licenze per rafforzare messaggi e comunicazioni” come da un primo commento, il Consorzio Parmigiano Reggiano, alla fine, è stato costretto a fare marcia indietro. "Nei giorni scorsi, uno degli spot della nuova campagna del Consorzio del Parmigiano Reggiano è stato al centro di una discussione animata che non ci ha lasciato indifferenti. Ci dispiace se la volontà di sottolineare la passione dei nostri casari è stata letta con un messaggio differente che non abbiamo avuto la sensibilità di rilevare e che, grazie al dibattito accesosi in rete, raccogliamo con grande rispetto. Questa la ragione che ci conduce a modificare lievemente la pianificazione della campagna, potendo intervenire sul quarto spot apportando alcune modifiche che accoglieranno quanto emerso". Ha spiegato Carlo Mangini, direttore comunicazione, marketing e sviluppo commerciale del Consorzio.

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