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Il cibo e la musica: la strana dieta di David Bowie

Il cibo e la musica: la strana dieta di David Bowie

La strana dieta di David Bowie: dai peperoni rossi ingurgitati con latte freddo passando per la ricerca di cibo etnico alla passione per la pasta.

La carriera di David Bowie nasce in un pub del sud est di Londra, The Three Tuns, dove servivano principalmente cibo tradizionale inglese (soprattutto quello da fast food, come fish and chips, hamburger e immensi boccali di birra), per questo la dieta dell' artista, sin dall'inizio, fu costituita da grandi eccessi, una tipologia di alimentazione poco salutare e l'abuso di droghe.

Ma è proprio quando si trasferì a Los Angeles per registrare il suo decimo album "Station to Station" che seguì una dieta davvero bizzarra: mangiava solo due volte al giorno, una alle 4 di mattina ed una alle 5 di pomeriggio, solo peperoni gialli e rossi, rigorosamente crudi ed accompagnati da latte freddo.

Questo fu il periodo di massima dipendenza dalla cocaina, che lo rese davvero esile, preda di psicosi e insonnia, fu il cantante stesso successivamente ad ammettere che di quel lasso di tempo della sua vita non conserva praticamente ricordi, ma è venuto a conoscenza di ciò che gli accadeva grazie agli articoli di giornale e alla sua assistente Coco, che si prendeva cura di lui.

Di sicuro il periodo più interessante dal punto di vista culinario per Bowie fu quando si trasferì a Berlino e insieme all'amico Iggy Pop divennero curiosi assaggiatori ed amanti di cibo etnico, si narra che il suo preferito fosse quello turco, consumato nei piccoli locali sparsi per la città e la birra Konig Pilsner.

Durante il successivo tour in Giappone continuò a coltivare il suo interesse per la cucina internazionale, cercando di scovare i migliori locali notturni di Tokyo, alla ricerca di piatti tipici sempre più tradizionali ed elaborati.

Divenuto un uomo di mezza età, Bowie inizia a sostenere una vita più regolata, si disintossica dalla cocaina e diviene geloso della sua vita privata, dagli anni '80 in poi infatti, nasce il mito della rock star e le notizie su di lui sono sempre meno nitide, ed è lui stesso che crea pettegolezzi e fake news ad hoc, proprio per preservare la sua intimità e depistare colleghi, fans e le sue stesse psicosi.

Diviene amante della cucina italiana, in particolare della pasta e dei sandwich, soprattutto quelli del Caffè Falai, a Manhattan, luogo dove Bowie si recava almeno due volte a settimana.

 

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